Cos'è la mastite?
Con il termine "mastite" si fa riferimento a un processo infiammatorio che interessa la ghiandola mammaria.
Esistono varie forme di mastite, divise in acute e croniche. Tra le mastiti acute la più nota – e più frequente – è la mastite puerperale – quella, cioè, che insorge durante l'allattamento al seno. Le mastiti acute possono insorgere anche per motivazioni indipendenti dall'allattamento: si parla in questo caso di mastiti acute non puerperali. Esistono poi diversi tipi di mastiti croniche dovute a svariati fattori e, infine, mastiti dovute a un eccesso transitorio di estrogeni: la mastite dei neonati e la mastite della pubertà.
Quali sono le cause della mastite?
La causa della mastite nelle donne che allattano è generalmente legata alla penetrazione dei batteri nella ghiandola mammaria, che può essere favorita:
dalla presenza di lesioni sul capezzolo, che favoriscono l'ingresso ai batteri presenti sulla superficie della pelle e nella bocca del bambino;
dalla dilatazione dei dotti galattofori che si verifica durante l'allattamento;
dalla presenza del cosiddetto "ingorgo mammario": quando la mammella non riesce completamente a svuotarsi i dotti galattofori possono ostruirsi provocando il ristagno di latte, che è un ottimo terreno di crescita per i batteri;
dalla scarsa igiene locale.
Trattamenti
Il trattamento della mastite può prevedere:
l'assunzione di antibiotici in grado di debellare la carica batterica all'origine della mastite;
l'eventuale assunzione di anti-infiammatori, come paracetamolo o ibuprofene.
La presenza di mastite non implica la cessazione dell'allattamento. La guarigione della mastite è inoltre favorita dal riposo e dall'applicazione di impacchi caldi (prima di allattare) e freddi (dopo aver allattato).
In caso di formazione di ascesso può essere necessario intervenire con l'incisione chirurgica.
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