Fattori di rischio modificabili: alimentazione e attività fisica
- Gruppo Sadel

- 16 ott
- Tempo di lettura: 3 min
Molti studi hanno evidenziato che alcune scelte nello stile di vita possono influenzare il rischio di sviluppare un tumore al seno. In particolare, l’alimentazione e l’attività fisica sono due fattori modificabili su cui ognuno può agire per ridurre il proprio rischio. Adottare una dieta sana ed equilibrata e mantenersi attivi fisicamente aiuta non solo a prevenire il cancro al seno, ma anche a migliorare la salute generale, riducendo il rischio di altre malattie croniche come obesità, diabete e patologie cardiovascolari.
Per quanto riguarda l’alimentazione, gli esperti consigliano un regime ricco di cibi di origine vegetale (verdura, frutta, legumi, cereali integrali) e povero di grassi animali e zuccheri semplici. Una dieta “occidentale” caratterizzata da eccesso di carne rossa e lavorata, fritti, dolci industriali e scarso consumo di cibi vegetali è associata a un rischio maggiore di tumore al seno, soprattutto nelle donne in post-menopausa.
Al contrario, un modello alimentare come la dieta mediterranea – ricco di fibre, antiossidanti e grassi “buoni” (come l’olio extravergine d’oliva) – ha mostrato effetti protettivi. Studi epidemiologici indicano che le donne che seguono con più costanza il modello mediterraneo presentano un’incidenza più bassa di tumore al seno rispetto a chi segue diete meno salutari. In particolare, l’abbondanza di frutta e verdura fornisce vitamine e sostanze antiossidanti che aiutano a proteggere le cellule dai danni, mentre la fibra contenuta in cereali integrali e legumi contribuisce a regolare gli ormoni (come gli estrogeni) coinvolti nello sviluppo del cancro al seno. Limitare il consumo di grassi saturi (presenti in burro, formaggi grassi, carni processate) e di alcool è anch’esso importante: un’alimentazione ricca di grassi animali e il consumo elevato di bevande alcoliche sono considerati fattori che aumentano il rischio oncologico.

L’attività fisica regolare è l’altro pilastro della prevenzione primaria del tumore al seno. Numerose ricerche hanno dimostrato che le donne fisicamente attive hanno meno probabilità di ammalarsi di cancro al seno rispetto a quelle sedentarie. Fare esercizio in modo costante aiuta a mantenere il peso corporeo entro limiti salutari (evitando sovrappeso e obesità, condizioni che a loro volta innalzano il rischio di tumore mammario dopo la menopausa) e comporta benefici ormonali e metabolici. L’attività muscolare infatti riduce i livelli circolanti di alcuni ormoni (come gli estrogeni e l’insulina) e fattori di crescita che, se in eccesso, possono favorire la proliferazione di cellule tumorali. Inoltre migliora il funzionamento del sistema immunitario. Non serve essere atlete: anche una semplice camminata a passo sostenuto per 30 minuti al giorno, praticata per almeno 5 giorni alla settimana, apporta benefici significativi. Le linee guida internazionali raccomandano almeno 150 minuti di attività fisica aerobica moderata ogni settimana (o 75 minuti di attività vigorosa) per gli adulti, obiettivo che può essere raggiunto ad esempio con mezz’ora di camminata veloce al giorno.
È importante sottolineare che alimentazione e esercizio agiscono in sinergia. Uno stile di vita sano completo prevede sia cibo sano che movimento regolare. Secondo stime degli epidemiologi, fino a circa un caso di cancro su tre potrebbe essere prevenuto adottando comportamenti salutari come una dieta corretta, l’esercizio fisico e l’astensione dal fumo. Anche se non esiste una garanzia assoluta – poiché il cancro dipende da molti fattori – migliorare la propria alimentazione e mantenersi attivi rappresenta una strategia concreta e alla portata di tutti per ridurre il rischio di tumore al seno.
In sintesi, i fattori di rischio modificabili come la dieta e l’attività fisica offrono un potente strumento di prevenzione: scegliendo ogni giorno cibi più sani e ritagliandosi del tempo per muoversi, si può fare molto per proteggere la salute del proprio seno (e dell’intero organismo). Le buone abitudini di oggi sono un investimento sulla salute di domani.




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