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Marzo: mese della prevenzione oncologica

Marzo, mese della prevenzione oncologica Prevenire? Si può


Ci sono i fattori genetici o legati all’età. E quelli sono immodificabili. Ma ci sono anche gli stili di vita. E su quelli si può intervenire, eccome! Oltre, ovviamente, ai controlli medici periodici.


La prevenzione del tumore è possibile. Ed è a nostra portata, quotidianamente.Ne parliamo con il Dr. David Mariani, oncologo della Casa di Cura Villa dei Pini di Civitanova Marche.

Dr. Mariani, quanto gli stili di vita possono rappresentare un fattore di rischio?

Molto! Basti pensare all'aumento dei casi di tumore al polmone tra le donne, conseguenza diretta dell'incremento del numero di fumatori tra la popolazione femminile.

Quali sono, oltre al fumo, gli altri principali fattori di rischio?

L'alimentazione. E’ fondamentale tenere stili di vita corretti anche a tavola. E poi ci sono cause ambientali come le radiazioni oppure cause di carattere virale o ormonale. Tuttavia raramente è possibile rimandare ad un’unica causa. In genere le cause del tumore sono multifattoriali, con il rischio reale di contrarre la malattia dovuto alla combinazione dei diversi fattori di rischio.

Cosa si intende esattamente quando si parla di prevenzione? Quali sono le tipologie di prevenzione efficaci?

L'obiettivo di fare prevenzione è, ovviamente, la riduzione del rischio e quindi della mortalità o perlomeno del rischio di sviluppare il cancro. La prevenzione può essere di tipo primario, secondario o terziario.

In che consiste la prevenzione primaria?

E’ quella prevenzione che si può fare quando non c’è ancora l’insorgenza della malattia. Quindi, come dicevamo prima, intervenire sugli stili di vita, adottando un’alimentazione corretta, facendo una moderata e frequente attività fisica, non fumando.

E la prevenzione secondaria?

Consiste nell’intercettare la malattia ai primi stadi della sua insorgenza. Questo può essere fatto solo attraverso diagnosi precoce. Quindi è determinante effettuare controlli frequenti. A tal proposito sono molto importanti gli screening per individuare predisposizioni genetiche ereditarie (piuttosto rare) o lesioni cancerose allo stadio iniziale ed anche in persone che non hanno sintomi. Una volta individuato il tumore in uno stadio molto precoce, è possibile trattarlo in maniera efficace e ottenere di conseguenza un maggior numero di guarigioni e una riduzione del tasso di mortalità.

In che consiste la prevenzione terziaria?

In seguito al trattamento della malattia, attraverso chirurgia, radioterapia o chemioterapia, o attraverso una combinazione di queste tre modalità di cura, occorre mantenere un livello di controllo per monitorare eventuali ricadute. E’ questa la cosiddetta prevenzione terziaria.

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