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Immagine del redattoreGruppo Sadel

La polloni: reazioni allergiche

La polloni è una reazione allergica che si manifesta con cadenza stagionale in soggetti ipersensibili a pollini di specifiche famiglie di erbe, di fiori e di alberi. Tra le diverse aree italiane esistono differenze significative nella sensibilizzazione ai vari pollini: la presenza di granuli allergenici è influenzata dal clima e dalla diffusione della vegetazione nel territorio.

I pollini anemofili (aerotrasportati) rappresentano i principali allergeni della malattia: vengono ampiamente diffusi nell'ambiente e, a causa delle loro dimensioni ridotte, possono essere inalati e penetrare nelle vie respiratorie dando origine alle manifestazioni cliniche tipiche della patologia.

I granuli pollinici sono liberati nell'atmosfera con caratteristiche definite per ogni singola pianta.


Importanza dei Calendari

Perché tenere in considerazione il Bollettino Pollinico?

Identificare e conoscere i pollini verso cui si è sensibilizzati può aiutare a gestire meglio la propria allergia.

I calendari pollinici consentono di farsi un'idea generale sulla concentrazione di determinati pollini allergenici in un preciso periodo dell'anno e nelle diverse regioni italiane, poiché i tempi e l'intensità della diffusione del polline sono fattori variabili. Questi calendari sono elaborati dai Centri Nazionali di Aereobiologia o dalle Asl terrioriali, per fornire all'utente dati aggiornati in tempo reale sulla pollinazione e "previsioni" di breve termine.

La rilevazione dei parametri è eseguita mediante campionatori volumetrici per la cattura dei pollini, che consentono di quantificare le concentrazioni di pollini per metri cubi d'aria. Nel tempo, grazie agli studi di aerobiologia, è stato possibile rilevare:

  • Il progressivo aumento dei casi di allergia ai pollini, soprattutto nei confronti di alberi a fioritura precoce o pre-primaverile (Cupressacee, Betulacee, Corylacee);

  • La comparsa di nuovi granuli pollinici diffusi da piante esotiche, introdotte sul nostro territorio a scopo ornamentale o di rimboschimento;

  • L'esordio di ulteriori forme allergiche provocate dai pollini di piante i cui semi sono stati introdotti in alcune regioni italiane, come inquinanti di sementi agricole importate da altri continenti (es. Ambrosia).

La realizzazione dei calendari pollinici consente di individuare le seguenti stagioni:

  • Invernali/pre-primaverile. Nei primi mesi dell'anno compaiono i pollini di alcune piante arboree: Betulaceae(Ontano), Corylaceae (Nocciolo) e Cupressaceae. In seguito, compaiono i pollini delle Oleaceae (Frassino) e delle Salicaceae (Pioppo e Salice). Tra marzo e aprile si osserva la presenza del polline di Platano.

  • Primaverile. Oltre ai pollini di numerose piante arboree Betulaceae (Betulla), Corylaceae (Carpini), Fagaceae (quercia e faggio), Oleaceae (Frassino e Olivo), Cipresso, Platano e Pino si rilevano anche pollini di piante erbacee come le Urticaceae e le Graminaceae. Scompaiono i pollini di Pioppo e Salice.

  • Stagione estiva. Caratterizzata dalla presenza soprattutto di pollini di piante erbacee quali Urticaceaee Compositae (Ambrosia e Artemisia). I pollini di piante arboree rilevati sono quelli di Castagno e Pino.


Esempio di Calendario Pollinico

Ecco un esempio di calendario per poter individuare approssimativamente il periodo di fioritura della pianta a cui si è allergici. Occorre ricordare, però, che il periodo di fioritura è influenzato da fattori climatici, come l'umidità, l'intensità delle piogge ed il freddo. Di conseguenza, può variare a seconda delle zone e degli anni. Per questi motivi è utile che il soggetto allergico ai pollini consulti il calendario di fioritura aggiornato della propria regione.

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