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  • Immagine del redattoreGruppo Sadel

I tumori dell’apparato genitale maschile pt.3

Cancro del pene

Il tumore del pene è raro: per il 2020 sono stati stimati circa 36.000 casi a livello mondiale, con incidenze piuttosto variabili da zona a zona. È poco frequente soprattutto in Europa e nel Nord America, dove si stimano incidenze inferiori a un caso ogni 100.000 persone, tipicamente negli uomini dopo i 50 anni, ma l’incidenzaè più che doppia in alcune regioni dell’Asia, dell’Africa e del Sud America. Nella stragrande maggioranza dei casi, in presenza della malattia la pelle cambia aspetto. Sintomi comuni sono la presenza di ispessimenti, ulcerazioni, cambiamenti nel colore, oltre a dolore, rigonfiamenti, secrezioni maleodoranti o sanguinamenti spesso a livello del prepuzio, il rivestimento che ricopre il glande. Se i sintomi persistono, il medico potrà consigliare una biopsia per identificare la presenza del tumore ed eventuali esami di imaging per valutarne la diffusione. Il principale fattore di rischio della malattia è rappresentato da infezioni croniche da papilloma virus (HPV) – si stima che fino al 50 per cento dei tumori del pene siano attribuibili al virus – al punto che, come spiegano dalla Società italiana di urologia, le aree con maggior incidenza del tumore sembrano corrispondere con quelle con la maggiore diffusione dell’HPV. Altri fattori di rischio noti sono il fumo di sigaretta, la promiscuità sessuale e la presenza di fimosi (un restringimento del prepuzio). Anche una scarsa igiene è stata collegata all’incidenza della malattia. La circoncisione, al contrario, una pratica che rimuove il prepuzio, riduce il rischio di sviluppare questo tipo di tumore, probabilmente perché elimina altri fattori di rischio (come la probabilità di avere una fimosi) e riduce la quantità di tessuto che potrebbe trasformarsi in tumore. Tale pratica, tuttavia, non sembra efficace se effettuata da adulti. Nelle popolazioni in cui si usa circoncidere i maschi fin da bambini – come tra gli ebrei – si osservano incidenze più basse della malattia.



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