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Ansia mattutina

L’ansia è una delle moltissime sfaccettature che caratterizzano il mondo emotivo dell’essere umano e, nonostante sia spesso etichettata come meramente negativa, come tutte le altre emozioni svolge un’importante funzione: ci permette di valutare i pro e i contro di una decisione, di calcolare i rischi legati a un comportamento o a un evento che dobbiamo vivere, di affrontare al meglio le sfide e gli impegni di tutti i giorni. A molti di noi, quindi, può capitare di provare preoccupazione per qualcosa su cui non si ha il pieno controllo, o per eventi molto importanti che riguardano la nostra vita (come per esempio un colloquio di lavoro, o il decorso di una gravidanza): è del tutto normale e, per certi versi, è un bene. Quando però la frequenza e l’intensità di tale preoccupazione è eccessiva, carica di apprensione e senso di colpa, e sproporzionata alla probabilità che l’evento si verifichi o al suo impatto sulla vita dell’individuo, si parla di ansia patologica.

Sintomi dell'ansia mattutina

Si calcola che il disturbo d’ansia generalizzata, che molto spesso si manifesta appena svegli (motivo per cui spesso si parla di ansia mattutina) colpisca, durante il corso della vita, poco meno di una persona su dieci. Le donne sono più a rischio (quasi il doppio) di sviluppare questo malessere mentale, i cui sintomi si presentano solitamente intorno ai 30 anni (anche se è presente una certa variabilità tra gli individui).

Agli occhi di chi soffre d’ansia, il controllo delle preoccupazioni legate a eventi e/o attività anche molto diverse tra loro può essere difficoltoso, se non impossibile: performance lavorative, scolastiche o addirittura sportive, la propria salute o quella dei propri familiari, lo stato delle proprie finanze, ma anche responsabilità più modeste (come per esempio la preoccupazione di arrivare tardi a un appuntamento). Più è lungo e variegato l’elenco di fattori che scatena lo stato di ansia, più è probabile che si tratti di un disturbo patologico.

Nell’ansia generalizzata che si sperimenta in particolare al mattino la preoccupazione può essere associata a uno o più di questi sintomi:

  • disturbi del sonno (insonnia e sonno frammentato, scarsa qualità del sonno)

  • inquietudine e irrequietezza

  • irritabilità, nervosismo e sensazione di essere sempre al limite

  • stanchezza e affaticamento “facile” (ovvero quando si avverte un senso di fatica anche in seguito a sforzi modesti)

  • mancanza di concentrazione

  • tensione a livello dei muscoli con conseguenti tremori, contrazioni, dolore (crampi) o indolenzimento.





Inoltre spesso i disturbi d'ansia generalizzata si manifestano in concomitanza con altre patologie nell’ambito psicologico, come la depressione. Sintomi come alterazioni della frequenza cardiaca, fiato corto, capogiri e vertigini, vampate di caldo, anche se possibili, sono invece meno frequenti rispetto ad altri disturbi, come per esempio gli attacchi di panico e le fobie.

L’ansia e la preoccupazione, e i sintomi fisici correlati, possono creare grande sofferenza o impedimenti a livello sociale e occupazionale: chi ne è colpito non riesce a svolgere compiti in maniera efficiente e in poco tempo, o comunque senza un grande dispendio energetico e cognitivo. I sintomi dell’ansia tendono infatti a divenire una problematica cronica, se non trattati, con oscillazioni che mettono a rischio il benessere dell’individuo creando disagio e insicurezza.


Cause dell'ansia mattutina


Il disturbo di ansia generalizzata, come si può intuire dal nome, non è legato agli effetti fisiologici di farmaci o di altre sostanze oppure di specifiche condizioni mediche correlate (siano esse di natura psichiatrica o più “fisiche”, come l’emicrania), che costituiscono disordini a sé stanti.

Quali sono, allora, le sue cause? Le principali sembrano essere alcune esperienze vissute durante i primi anni di vita (in particolare situazioni traumatiche o avverse, ma anche un atteggiamento iperprotettivo da parte dei genitori) e la predisposizione genetica, che possono interagire poi con gli eventi stressanti a cui una persona può essere sottoposta. Inoltre, è interessante notare, in questo contesto, che i sintomi legati al disturbo d’ansia generalizzato sono riportati più spesso da persone che vivono nei Paesi industrializzati, elemento che sottolinea l’importante ruolo giocato dal contesto socioeconomico nello sviluppo di questo disordine.

Infine, anche l’alimentazione mattutina può contribuire ad aumentare i livelli di ansia nelle prime ore del giorno: la caffeina e grandi quantità di zucchero, per esempio, possono peggiorare i sintomi, ma la stessa cosa accade a seguito del digiuno mattutino, che porta a ipoglicemia.


Ansia e ormone dello stress


Gran parte dei sintomi sperimentati da chi soffre di ansia generalizzata sono dovuti al cortisolo, una molecola rilasciata dalle ghiandole surrenali in risposta a paura e stress, e che per questo motivo viene appunto definito “ormone dello stress”.

Normalmente il livello di cortisolo varia durante il corso della giornata con un picco al termine della notte, nel momento che precede il risveglio, in modo da fornire al corpo l’energia di cui ha bisogno per affrontare la giornata.

Lo stress eccessivo influisce però sull’andamento della curva, facendo sì che il livello di cortisolo resti alto anche durante il resto della giornata, e portando così a importanti scompensi: al mattino una persona che soffre d’ansia si può quindi sentire stanca perché i suoi livelli di cortisolo sono bassi, per poi aumentare gradualmente fino a sera (elemento che poi porta alla difficoltà nell’addormentarsi).

In particolare, i ricercatori hanno scoperto che appena dopo il risveglio il cortisolo è più alto nelle persone con un livello di ansia elevato. Questo elemento aiuta a spiegare perché le manifestazioni mattutine sono particolarmente evidenti, determinando la cosiddetta ansia anticipatoria (ovvero agitazione e paure legate a un possibile pericolo che potrebbe verificarsi).


Soffri di ansia? Oppure conosci qualcuno? Contatta uno specialista!

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