La dipendenza alcolica è caratterizzata da un comportamento ossessivo di ricerca compulsiva di bevande alcoliche (tipica è la necessità di bere al mattino, appena svegli) e da assuefazione e tolleranza (per raggiungere un determinato effetto desiderato, l’individuo è costretto a bere quantità sempre maggiori di bevande alcoliche).
Anche per l’alcoldipendenza, come per qualunque tossicodipendenza da droghe illegali, la brusca interruzione del consumo di alcol causa la sindrome da astinenza caratterizzata da tachicardia, tremori, nausea e vomito, agitazione, allucinazioni, convulsioni.
L’alcol è causa di patologie e problematiche correlate anche quando il suo consumo non è arrivato al punto da poter definire “alcolista” un individuo.
Si parla per esempio di consumo rischioso o dannoso di bevande alcoliche quando le quantità di alcol consumate possono esporre la persona o i terzi ad un pericolo o un rischio per la salute o la sicurezza, giungendo ad interferire sul regolare svolgimento della vita sociale, lavorativa o scolastica, a condizionare negativamente l’integrità delle capacità individuali, come quelle necessarie ad affrontare potenziali situazioni di pericolo (ad esempio prima di mettersi alla guida), a provocare in chi lo consuma problemi con la legge. Non esistono quantità considerabili “sicure” di consumo alcolico e maggiore il consumo , maggiore è il rischio per salute e sicurezza.
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